Il Made in Italy gode in Armenia di grande popolarita', tanto da essere ritenuto pressocche' unanimemente sinonimo di gusto, eleganza e qualita'. Tale percezione da parte dei consumatori armeni costituisce senza dubbio un importante punto di vantaggio per i prodotti italiani.
Il prossimo ingresso dell'Armenia nell'Unione Doganale con Russia, Bielorussia e Kazakistan (previsto entro la fine dell'anno), se da un lato potra' comportare l'aumento dei dazi su talune categorie merceologiche, dall'altro e' suscettibile di offrire a chi decida di investire in questo Paese un mercato ben piu' ampio di quello attuale per la diffusione dei propri prodotti. Inoltre, grazie ad una politica estera accorta (nota come "di complementarieta'"), l'Armenia intrattiene ottime relazioni sia con la Russia che con l'Europa, alla cui tradizione culturale gli armeni si sentono vicini.
Il quadro giuridico-fiscale armeno è improntato a criteri di generale liberalizzazione. Non vi sono tasse sulle esportazioni, esiste un sistema tariffario semplificato e si può trasferire qualunque ammontare di denaro dall’estero e verso l’estero. Praticamente inesistenti le licenze ed i contingentamenti all’export.
Tutte le esportazioni dall’Armenia sono duty free. Le tariffe per le importazioni vanno dallo 0 al 10%. Il 10% si applica principalmente ai consumi e ai beni voluttuari. L’Armenia usa l’“Harmonized Code System” per la classificazione delle tariffe. Nessun dazio doganale di importazione si paga nei seguenti casi: [...]